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domenica 22 maggio 2011

Dal Manifesto Italiano

Questa e' la nostra rivoluzione
L'evoluzione che vogliamo!
Questo Manifesto Collettivo nasce dalla volontà di dare voce e strumenti all'indignazione dei cittadini italiani di fronte ad un sistema politico ed economico sempre più lontano dalle esigenze reali della popolazione. L'obiettivo principale è quello di riportare i cittadini al centro dell'attività politica ed economica. Per fare questo di seguito vengono elencate alcune delle richieste che riteniamo fondamentali perchè la democrazia non sia solo una parola vuota, ma un effettivo metodo di esercizio del potere dei cittadini per i cittadini. La rivoluzione di cui siamo portatori riguarda ogni aspetto della società, dall’organizzazione e gestione politica all’istruzione, dall’ambiente ai diritti civili, dal lavoro alla salute. Il Manifesto Collettivo nasce a partire dai movimenti che sono nati in Spagna e di cui condivide alcuni dei punti fondamentali. Allo stesso tempo ha assunto una fisionomia propria sulla base dei problemi specifici che ci ci troviamo ad affrontare in quanto cittadini italiani.
  • Le priorità di tutta la società avanzata devono essere l’uguaglianza, il progresso, la solidarietà, il libero accesso alla cultura, la sostenibilità ecologica e lo sviluppo, il benessere e la felicità delle persone.
  • Esistono diritti basici che dovrebbero essere garantiti in queste società: diritto alla casa, al lavoro, alla cultura, alla salute (gratuita ed universale), all’educazione (pubblica e di qualità), alla mobilità, alla partecipazione politica, al libero sviluppo personale e diritto al consumo dei beni necessari per una vita sana e felice, in un ambiente sano che tutti collaborino a preservare.
  • L’attuale funzionamento del nostro sistema economico e di governo non si preoccupa di queste priorità ed è un ostacolo per il progresso dell’umanità.
  • La democrazia parte dal popolo (demos=popolo; crazia=governo) quindi il governo deve essere del popolo. Ciò nonostante in questo paese la maggior parte della classe politica non ci ascolta neppure. La loro funzione dovrebbe essere di portare la nostra voce alle istituzioni, facilitando la partecipazione politica cittadina attraverso canali diretti e procurando il maggior beneficio per il grosso della società, non quella di arricchirsi e approfittarsi dei beni comuni, obbedendo solo agli ordini dei grandi poteri economici.
  • L’ansia e la concentrazione di potere in poche mani genera disuguaglianza, tensione e ingiustizia, conducendo alla violenza, che noi respingiamo. Il modello economico vigente, obsoleto e antinaturale, blocca la macchina sociale in una spirale che consuma se stessa, arrichendo pochi e sprofondando nella povertà e nella scarsezza gli altri. Fino al collasso.
  • La volontà e il fine del sistema è l’accumulo di denaro, ritenuto superiore del funzionamento e del benessere della società. Sprecando risorse, distruggendo il pianeta, generando disoccupazione e consumatori infelici.
  • Noi cittadini formiamo parte dell’ingranaggio di una macchina destinata ad arricchire una minoranza che non conosce le nostre necessità. Siamo anonimi, ma senza di noi niente di questo esisterebbe, siamo noi che muoviamo il mondo.
  • Se come società impariamo a non affidare il nostro futuro ad una astratta convenienza economica che non si rivela mai a favore della maggioranza, potremo eliminare gli abusi e le carenze che tutti soffriamo.
  • E’ necessaria una Rivoluzione Etica. Abbiamo messo il denaro al di sopra dell’Essere Umano. Siamo persone, non prodotti di mercato.

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